domenica 22 aprile 2012

Pane di semola di grano duro


Lo so, ormai sembra che produco solo pane, ma in realtà è solo che, avendo adottato una pasta madre,  almeno una volta a settimana sforno una pagnotta e ogni volta il risultato è così sorprendente che le faccio un bel book fotografico e via sul blog! E poi le ricette per fare il pane sono talmente tante che prima che mi stufi e decida di dedicarmi ad altre preparazioni ne passerà di tempo!
Dunque, stavolta ho adocchiato un bel pacco di semola di grano duro e ho voluto provare a riprodurre quel pane soffice soffice, che di solito è quello di grano duro. Ho seguito attentantamente questa ricetta senza fare grandi variazioni, eccovela qui!



Primo impasto
150 gr pasta madre
250 gr di semola di grano duro
180 gr acqua tiepida

Secondo impasto
Primo impasto +
480 gr di semola di grano duro
300 gr acqua tiepida
15 gr di sale
2 cucchiai di olio evo



Preparazione
Fare una fontana con la semola e sciogliere al centro la pasta madre con l'acqua tiepida, lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Mettere in una ciotola leggermente unta d'olio, coprire e far riposare per 6 ore.
Riprendere l'impasto lievitato, aggiungere l'acqua, la farina gradualmente e il sale, impastare con forza per almeno 15-20 min (io faccio tutto a mano, non avendo la planetaria ed è un simpatico esercizio fisico!). Fare riposare altre 5/6 ore coperto.
Dare a questo punto alla pagnotta una forma rotonda, prendendo delicatamente gli angoli della pasta  e tirandoli verso l'interno. Coprire con un panno bagnato e fare riposare altre 2 ore.
Acendere il forno al massimo (250°) con una leccarda all'interno e un pentolino con dell'acqua sul fondo. Quando il forno è ben caldo, rovesciare il pane direttamente sulla leccarda rovente e far cuocere per 10' a 250°, poi abbassare a 180°/200° e togliere il pentolino e continuare la cottura per altri 30' (il pane è cotto quando battendolo produce un rumore sordo). Far raffreddare in verticale nel forno spento e con lo sportello semi aperto.

domenica 1 aprile 2012

Il pane del riciclo





Dopo un po' che si ha in casa la pasta madre si comincia ad avere il "problema" di come utilizzare quella che eccede dai rinfreschi. Eh sì, perchè non si può sempre rinfrescare l'intero peso di pasta madre, altrimenti già dopo un paio di rinfreschi a pieno peso si corre il rischio di essere sfrattati di casa dal proprio lievito! Dunque ogni volta che si rinfresca, avanza un po' di pasta madre non rinfrescata e l'idea di buttarla, dopo averla coccolata e nutrita per settimane, non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello.
Partendo da una ricetta trovata sul blog La cucina di marble ho realizzato questo pane del riciclo aggiustando un po' le dosi e gli ingredienti per adattarlo a quello che avevo in casa. Viene un pane molto profumato, che somiglia come sapore al pane di Lariano.


Ingredienti
Primo impasto
200 gr pasta madre non rinfrescata
200 gr farina 00
100 gr acqua tiepida

Secondo impasto
100 gr farina 00
100 gr farina integrale per pane
100 gr di acqua tiepida
2 cucchiai di olio
2 cucchiaini di sale

Preparazione
Procedere al primo impasto, che in pratica è un rinfresco della pasta madre, quindi sciogliere la pasta madre nell'acqua tiepida e mescolare con la farina fino a ottenere un impasto omogeneo e liscio. Mettere in una ciotola unta d'olio a lievitare per tre ore, coperta con dei canovacci o una coperta in luogo caldo.
Procedere al secondo impasto come per il precedente, aggiungendo l'olio, insieme all'acqua, e il sale, quando la pasta madre sarà stata ben assorbita dalla farina.
Lasciare lievitare per altre 3 ore, io l'ho messo coperta a campana, sempre con dei canovacci sopra per tenere più caldo e riparato.
Trascorse le 3 ore, formare il filoncino, fare dei tagli in superficie e infornare nel forno rovente (250°) mettendolo direttamente sulla leccarda bollente. Far cuocere a 250° per 10 min, poi abbassare a 180° e cuocere per altri 30 min.

sabato 31 marzo 2012

Pane alla ricotta con lievito madre




Ebbene sì, la passione per la pasta madre si è impossessata anche di me! Ne ho ricevuto un pezzettino durante il corso di Paoletta e Adriano di Pizza e croissant del 15 febbraio a Roma (un corso meraviglioso, loro bravissimi, professionalissimi e simpaticissimi!).
Così ho incominciato le sperimentazioni e anche la ricerca di ricette di pane con lievito madre non troppo complicate (non ho impastatrice, quindi devono essere fattibili anche a mano). La prima ricetta che ho provato è stato questo pane alla ricotta trovato sul blog Tentar non nuoce, il fatto che la ricetta si intitolasse un Pane quasi perfetto ovviamente mi ha invogliato...perchè non cominciare dalla perfezione??
In effetti, per essere il mio primo tentativo di pane fatto in casa, è venuto sorprendentemente buono, anche se un po' diverso (almeno di aspetto) da quello di Serena. Ma con gli esperimenti successivi ho imparato che ogni pasta madre si comporta in modo diverso e il tipo di farine usate influisce enormemente sul risultato finale e io ho utilizzato le farine che avevo in casa quel giorno e non quelle della ricetta di Serena...dunque veniamo alla mia ricetta!

Ingredienti

Pre impasto
230 g farina 0 per pane
150 ml acqua
80 g pasta madre (l'originale diceva 40 g, ma io non dando molta fiducia alla mia PM ne ho messa il doppio)


Impasto
200 g farina 0 per pane
270 g farina integrale
30 ml di olio evo
14 g sale
250 g di ricotta (a casa avevo quella di pecora che ha dato un sapore deciso al pane)
250 ml acqua

Preparazione
La sera precedente impastare la pasta madre con l'acqua e la farina; io ho fatto una fontana con la farina, ho spezzettato al centro la pasta madre, ho versato l'acqua nella fontana e sciolto piano piano la pasta madre, poi impastato gradualmente la farina fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Mettere in una ciotola leggermente unta d'olio e lasciar lievitare tutta la notte.
Dopo 12-14 ore, riprendere il pre impasto e mescolarlo con gli altri ingredienti sulla spianatoia (io ho usato lo stesso procedimento del pre impasto); impastare a lungo fino ad ottenere un impasto elastico e non appiccicoso. Fare una palla, metterla in una ciotola e lasciare a lievitare coperto con una pellicola per 2 ore.
Passate le 2 ore, formare un filoncino (io ho fatto le pieghe che Adriano ci ha insegnato al corso per ottenere una forma rettangolare), metterlo in un canovaccio spolverato di semola, avvolgerlo stretto e far lievitare per 2 ore. 
Accendere il forno al massimo con una leccarda dentro. Quando il forno sarà caldissimo inserire un pentolino poggiato sul fondo del forno con dentro acqua bollente, rovesciare il filone direttamente sulla leccarda rovente, fare dei tagli sulla superficie e infornare a temperatura massima (il mio arriva a 250°) per 10 min, poi abbassare a 180°, togliere il pentolino con l'acqua e cuocere per altri 40 min. 
A cottura terminata, lasciare il filone nel forno con lo sportello leggermente aperto a raffreddare in verticale (io l'ho lasciato così tutta la notte).

domenica 6 novembre 2011

Una cena per due compleanni

Sabato 29 ottobre è stato il mio compleanno e la domenica precedente, il 23, è stato il compleanno del mio amore. Purtroppo ci siamo potuti vedere solo per il mio compleanno e allora ho deciso di festeggiare entrambi preparando una cena speciale (e decisamente ipercalorica!).
Il menù prevedeva ravioli fatti in casa (ho da poco scoperto che fare la pasta all'uovo è facile e divertente...) di burrata e patate su pesto accomodato (ricetta vista a La prova del cuoco ), coscio di tacchino con salsa allo yogurt (trovata qui, anche se ora non ritrovo più il link diretto) e Guinness Chocolate Cake. Tutto buonissimo e apprezzatissimo, insomma proprio una bella festa!

Ravioli di patate e burrata su pesto accomodato



Ingredienti (per una ventina di ravioli)
200 gr di farina
2 uova

Per il ripeno
Parte esterna di una burrata
2 patate lesse
Condimento
80 gr di pesto (io non ho trovato il basilico e ho preso quello fresco Buitoni senza aglio)
Interno della burrata
Parmigiano grattugiato



Preparazione
Fate una fontana con la farina e versare all'interno le uova e amalgamare l'impasto fino ad ottenere una palla bella liscia. A questo punto se avete la macchinetta, passate dei pezzi dell'impasto nei rulli partendo dallo spessore maggiore e via via diminuirlo fino ad arrivare allo spessore voluto (per i ravioli deve essere molto sottile). Oppure se, come nel mio caso, non avete la macchinetta munitevi di olio di gomito e cominciare a tirare la pasta col mattarello........
Intanto preparate il ripieno schiacciando due patate lesse e mescolando la parte esterna della burrata tagliata a cubetti.
Sulla sfoglia tirata in strisce di 10 cm di larghezza, posizionare il ripieno in palline (un cucchiaino), inumidire con un po' d'acqua i bordi intorno al ripieno, ripiegare la sfoglia sopra e chiudere bene intorno al ripieno facendo uscire l'aria (è più difficile spiegarlo che farlo!). Cuocere in abbondante acqua salata, i minuti di cottura dipendono dallo spessore della sfoglia, quindi vi conviene assaggiarne uno per misurare la cottura.
Condirli con l'interno della burrata mescolata con il pesto e il parmigiano grattugiato.

Coscio di tacchino con salsa allo yogurt



Ingredienti (per due persone)
2 fusi di tacchino
1 cipolla piccola
60 gr di mandorle sgusciate e tritate
200 ml di yogurt greco
olio evo
sale e pepe


Preparazione
Pulire fiammeggiare e lavare i fusi di tacchino. Mettere in una larga padella olio, farlo scaldare, aggiungere i fusi, coprire e farli cuocere per 30 minuti a fuoco basso rigirandoli spesso. Una volta cotti, toglierli dalla padella e metterli da parte al caldo.
Tritare la cipolla, metterla nella padella con il fondo di cottura del tacchino, aggiungere il cumino e farla rosolare quindi aggiungere le mandorle e lasciare addensare. Aggiungere lo yogurt, mescolare bene, regolare di sale e pepe, versare la salsa sul tacchino e servire subito.

Guinness Chocolate Cake

Ingredienti (per una tortiera da 18 cm di diametro)
300 ml di birra Guinness®
265 g  di zucchero di canna
170 g di farina
170 g di burro morbido
3 uova
75 g di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di lievito per dolci

Per la copertura

300 g di formaggio cremoso tipo Philadelphia
125 g di zucchero a velo



Preparazione
Imburrate la teglia e preriscaldate il forno a 180°C.
Montate il burro con lo zucchero, aggiungete un uovo alla volta, quindi unite la farina setacciata con il lievito e il bicarbonato.
A parte incorporate nella birra il cacao amaro mescolnado con una frusta fino ad ottenere una salsa bella liscia.
Iniziate ad incorporare al burro montato con lo zucchero e le uova la farina alternandola con la salsa di birra e cacao sino ad esaurimento degli ingredienti.
Versate il composto nello stampo, e fate cuocere in forno per 1ora, fate la prova dello stecchino ci potrebbe volere anche di più (la ricetta originale prevedeva 1 ora e 20 di cottura). Una volta cotta sformatela e fatela raffreddare.
Sempre con la frusta montate il formaggio con lo zucchero a velo (nella ricetta originale c'era anche il brandy ma a me non piace e non l'ho messo) per ottenere una bella crema liscia.
Decorate con questa crema la parte superiore della torta solo quando si sarà ben freddata.
Lasciate riposare in frigorifero almeno mezz'ora e servite.

martedì 1 novembre 2011

E finalmente pizzaaaa!!!



E va bene la dieta, ma alla pizza non rinuncio! E poi ormai è diventata una sfida, già mi riesce molto bene (a detta di tutti e anche a gusto mio), ma sono autodidatta da sempre e sono arrivata a un impasto ottimo a forza di esperimenti...ora però ho cominciato a leggere sui vari blog delle varie tecniche di panificazione, di impasti, di pieghe e mi è venuta voglia di vedere se seguendo queste tecniche da professionisti si riesca ad ottenere un impasto ancora migliore. L'idea mi è venuta leggendo un post sul blog di Dolci a gogo e ho deciso di provare anche a fare l'impasto con la farina di farro (nel mio caso sempre integrale), poi però a causa del poco tempo a disposizione non sono riuscita a preparare l'impasto la sera prima e quindi non ha lievitato 24 ore, ma solo circa 8 ore. Comunque il risultato è stato ottimo (anche se devo ammettere che il mio solito impasto non sfigura di certo!! evviva!). L'ho condita con broccoletti, pancetta e scamorza affumicata e pomodoro e mozzarella di bufala.



Ingredienti (per 3 teglie tonde)
250 gr farina
250 gr farina di farro integrale
400 gr di acqua
3 gr lievito secco
1 cucchiai olio
10 gr di sale

Per la farcitura
1 broccoletto
50 gr di pancetta tagliata fine
scamorza affumicata

Per la margherita con bufala
Salsa di pomodoro
1 mozzarella di bufala
basilico
sale
olio evo

Procedimento
Versare la farina in una terrina ampia (oppure fare la fontana sul piano di lavoro) aggiungendo circa 200 gr d'acqua, mescolare bene e aggiungere il lievito. Continuare ad aggiungere acqua, l'impasto dovrà essere davvero molto molle. Poi aggiungere l'olio e il sale e impastare ancora. Mettere l'impasto in una terrina unta d'olio e lasciarlo riposare per 10 min. Trascorso questo tempo si comincia coi rigeneri, è molto più semplice capire di che si tratta guardando direttamente all'opera il maestro Bonci qui. Se ne devono fare almeno 5 e ogni volta l'impasto deve riposare 10 min. Dopo l'ultimo rigenero l'impasto andrebbe messo in frigo a lievitare per 24 ore, ma io non ho avuto tempo e l'ho fatto lievitare per 8 ore non in frigo ma a temperatura ambiente.
A fine lievitazione stendere l'impasto con le mani, avendo cura di non schiacciare troppo l'impasto, condire con pomodoro (o broccoletti ripassati con olio e aglionell'altra versione) e infornare alla massima temperatura (il mio forno arriva a 250°) per circa 15 min. Poi aggiungere la mozzarella (o scamorza affumicata e pancetta nella seconda versione) e rimettere in forno per altri 10 min circa.

Biscotti di avena integrale



Un altro capitolo della dieta prevede una colazione leggera e salutare! Ho appena scoperto che l'avena è un cereale dalle proprietà nutritive eccellenti: è il cereale più ricco di proteine, ha un elevato contenuto di fibre e di sostanze antiossidanti, è piuttosto diuretica e lassativa, ha un basso indice glicemico (quindi va bene anche per i diabetici) e un elevato potere saziante, ha un contenuto importante di vitamine, soprattutto del gruppo b, di acido folico e sali minerali soprattutto manganese, fosforo, magnesio, rame, ferro, zinco.
Insomma tante virtù non potevano farmi rimanere indifferente, quindi ho deciso di scoprire se l'avena sia anche buona! E ho deciso di provare dei biscotti leggeri da colazione senza latte, burro e uova. In effetti la ricetta originale non le prevedeva, ma io un uovo alla fine ce l'ho messo perchè l'impasto mi risultava decisamente secco e non si amalgamava (forse perchè ho usato farina d'avena integrale che assorbe di più anzichè quella normale), così come ho aggiunto un po' di cacao amaro in polvere perchè dopo aver messo l'uovo invece l'impasto si era allentato troppo! Insomma un esperimento nel vero senso della parola, ma alla fine sono usciti dei biscotti niente male, che sono finiti in un lampo! Riporto la ricetta originale, che mi ha fornito un'amica prendendola da qualche parte sul web (ma non so dove!) e le mie aggiunte.


Ingredienti
250 gr di farina di avena bio
70 gr di zucchero
2 cucchiai di miele ( o se lo avete, sciroppo d'acero)
1/2 bustina di lievito per dolci
3 cucchiai di olio evo
io ho aggiunto:
1 uovo
circa 20 gr di cacao amaro in polvere

Procedimento
In una ciotola mescolare la farina, lo zucchero, l'olio e l'uovo. In un pentolino sciogliere il lievito nel miele scaldandolo un po'. Poi aggiungerlo all'impasto insieme al cacao amaro e impastare fino ad avere un impoasto liscio. Prendere delle palline di impasto, schiacciarle un po' e disporle su una teglia con carta da forno. Infornare per circa 10/15 min a 180°.

sabato 22 ottobre 2011

Polpette di tacchino alla birra

Ahimè, mai momento fu meno azzeccato per aprire il blog di cucina! Sono finalmente riuscita a mettermi a dieta, cioè non proprio dieta dieta di quelle tristi dove sei sempre lì a pesare gli alimenti e mangiare solo cibi insignificanti e punitivi. Però sto cercando di fare un po' più di attenzione, evitando i cibi iper calorici e soprattutto le schifezze! Comunque, visto che qualche risultato comincio a vederlo mi sono messa d'impegno anche a cercare ricette leggere che non sacrifichino troppo il gusto. Il post di oggi ne è un ottimo esempio! Ho optato per le polpette di tacchino alla birra, che ho mangiato una volta da una mia amica (anche lei iper salutista!) e che sono venute veramente bene. Io le ho fatte senza pane bagnato (sempre per la dieta!!) e sono venute compatte, però se non siete a dieta consiglio vivamente di mettere anche il pane che garantisce un risultato più soffice. Le ho accompagnate con delle cipolle bianche gratinate, che fanno tanto bene alla linea visto che sono molto diuretiche. Le foto fanno un po' schifo perchè è tutto mooolto bianco, purtroppo a casa non ho tanti accessori glamour per rendere più graziosa la presentazione del piatto, ma alla fine conta la sostanza no?


Ingredienti (per 8 polpette)
400 gr di fesa di tacchino
1 fetta di pane raffermo
1 uovo
50 gr parmigiano grattugiato
1 cipolla bianca
20 cl birra chiara
farina
salvia
olio evo
sale

Preparazione
Tagliate il tacchino a cubetti e poi tritatelo nel mixer. Intanto mettete il pane in una ciotola e farlo ammorbidire con un po' d'acqua e poi strizzatelo. Mischiate in una ciotola il pane strizzato, il tacchino, l'uovo, il parmigiano, qualche foglia di salvia tritata e il sale. Intanto tagliate la cipolla molto sottile e mettetela a stufare in una pentola con l'olio, un goccio d'acqua e un pizzico di sale. Mentre la cipolla si cuoce (deve diventare trasparente), formate con l'impasto di tacchino delle polpette rotonde della dimensione che più vi piace (io le ho fatte grosse più o meno quanto una pallina da ping pong) e passarle nella farina. Fatele rosolare bene nella padella con la cipolla, poi aggiungere la birra e cuocere per circa 15 min.